Le paratoie del baby Mose sono installate alle due estremità del canal Vena che attraversa il centro storico lungo la direttrice nord-sud. La prima paratoia si trova in corrispondenza di porta Santa Maria; la seconda in prossimità di piazza Vigo. Le paratoie, congiuntamente ai rialzi lungo il perimetro della città consentono la difesa di Chioggia per le maree più frequenti fino a + 130 centimetri, mentre per quelle più sostenute la protezione è assicurata dalle barriere del Mose in costruzione alle bocche di porto lagunari. La gestione delle paratoie in canal Vena è estremamente flessibile e permette di regolare il livello dell’acqua nel canal Vena considerando sia la quota della pavimentazione in corso del Popolo, sia le necessità legate alle condizioni meteomarine del momento. Le paratoie hanno una lunghezza (trasversale rispetto al canale) di circa 18 m e una larghezza di 3,3 m. Sono del tipo “a segmento circolare a scomparsa” e sono state scelte dopo l’esame tra differenti alternative. Questa tipologia di paratoia, infatti, è risultata preferibile per la migliore funzionalità, le minori dimensioni e la semplicità di manutenzione che non richiede complessi interventi all’asciutto. La soluzione scelta ha permesso, inoltre, di ridurre al minimo l’ingombro delle nuove opere (assicurando anche il loro opportuno inserimento architettonico) e di garantire la completa fruibilità delle “fondamente” del canal Vena, anche quando le paratoie sono in funzione. Le paratoie vengono azionate solo in caso di pericolo di allagamenti, mediante un sistema automatico di gestione che comprende anche appositi mareografi dentro e fuori il canale. Per il resto del tempo esse restano sul fondo consentendo la totale transitabilità del canale e la normale circolazione dell’acqua. Le manovre di apertura e di chiusura delle paratoie hanno ciascuna una durata di 8 minuti. Prima delle manovre si attivano sistemi di sicurezza e di allertamento che comprendono semafori, segnalatori acustici e sbarre per intercludere il passaggio delle imbarcazioni. I lavori del Baby Mose hanno comportato una serie di lavori complementari quali il rinforzo delle rive del canal Vena, l’adeguamento del sistema di raccolta e smaltimento delle acque piovane e la sistemazione e il collettamento degli scarichi fognari, ora convogliati al depuratore di Val da rio. I lavori del baby Mose si sono conclusi nell’estate del 2012 e hanno completato un programma di interventi per la difesa dalle acque alte e la riqualificazione urbana e ambientale del comprensorio di Chioggia realizzato dal Provveditorato Interregionale alle Opere Pubbliche insieme all’Amministrazione comunale locale. Grazie a una linea di azione comune e condivisa tra le due Istituzioni, gli interventi per la difesa locale dalle acque alte o per il rinforzo del litorale sono diventati occasione per intervenire contestualmente anche sull’assetto complessivo delle aree, riorganizzando gli spazi a uso pubblico (strade, pavimentazioni, aree verdi, elementi di arredo urbano, ponti, ecc.) così come la parte “sotterranea” del territorio (fognature, sottoservizi, ecc.).

 

Le paratoie sono di acciaio e sono realizzate adottando appositi accorgimenti per garantirne la massima durata in un ambiente aggressivo quale l’acqua salmastra. In particolare, per evitare il deterioramento e la corrosione del metallo si è predisposta una protezione catodica ad anodi galvanici. Le paratoie sono vincolate a una struttura di alloggiamento in calcestruzzo, realizzata sul posto, che ha una lunghezza (trasversale al canale) di poco meno di 20 m e una larghezza di 10 m. La struttura è sagomata in modo tale da contenere la paratoia a riposo ed è dotata di fondazioni ottenute con pali trivellati infissi nel fondale (i pali hanno una lunghezza di 18 m e interasse di 2 m). Sul fondo del canale, a monte e a valle dell’alloggiamento, è stata predisposta una protezione in pietrisco per evitare fenomeni erosivi. Ciascuna paratoia è azionata mediante due motori oleodinamici, collegati al perno di rotazione e alloggiati all’interno di pozzetti posti al di sotto della pavimentazione della riva in corrispondenza delle opere. Appositi sistemi di controllo automatici, collegati a una serie di mareografi all’interno e all’esterno del canal Vena, presiedono all’attivazione dei motori. Il sistema comprende una stazione di pompaggio (realizzata all’altezza della paratoia di Santa Maria) per controllare che l’acqua del canale non superi il livello prestabilito a causa della pioggia e degli apporti dagli scarichi delle acque piovane. La stazione di pompaggio è dotata di tre pompe sommergibili (di cui due per gli eventi più comuni e una, aggiuntiva, in caso di eventi eccezionali) che verranno attivate a rotazione, automaticamente, così da assicurare un utilizzo omogeneo per ciascuna di esse. La stazione ha una capacità complessiva di 3 mc/secondo. I motori che azionano le paratoie sono in grado di fare proseguire la loro corsa fino a spingerle completamente fuori dall’acqua. Ciò consente di svolgere la manutenzione senza dover mettere all’asciutto il tratto di canale interessato, con le conseguenti, complesse, operazioni. In questo modo si riducono i tempi, i costi e le interferenze con il passaggio delle imbarcazioni lungo il canale.