Installato a Malamocco l’ultimo cassone del Mose
È stato varato e installato oggi, alla bocca di porto di Malamocco, l’ultimo cassone della barriera del Mose.
Finisce così tutta la fase di installazione dei totali 35 cassoni del sistema Mose: 9 cassoni (7 di alloggiamento “di soglia” e 2 laterali di “spalla”) previsti per la barriera di Lido nord, 9 per quella di Lido sud, 9 a Malamocco e 8 a Chioggia.
Le misure di questo cassone sono imponenti: è alto 26,5 metri, per una superficie di 60,2 metri per 20 metri (quasi come tre campi da basket). Il peso del cassone è di poco più di 16mila tonnellate. Il sollevamento e lo spostamento hanno richiesto l’allestimento di un sistema speciale di rotaie e di carrelli oleodinamici di acciaio (messo a punto dalla TTS Handling Systems, Norvegia), che consente di muovere ogni cassone come se fosse un vagone ferroviario. Per ciascun cassone sono necessari fino a 84 carrelli, ognuno dei quali può sollevare 330 tonnellate.
Il cassone è stato movimentato dal piazzale di costruzione di Malamocco fino al syncrolift : la più grande piattaforma mobile al mondo di questo tipo di operazioni, larga oltre 50 metri e lunga più di 70 metri, dotata di 26 potenti argani. Il brevetto del sistema è ideato dalla Rolls Royce Naval Marin inc. di Annapolis (USA), ma è stato realizzato appositamente dalla Grandi Lavori Fincosit con motori italiani.
Il Mose è completato per oltre l’85% e hanno partecipato alla sua realizzazione oltre un migliaio di lavoratori nei diversi cantieri con più di 3.000 di occupati indiretti.
I cantieri del Mose sono stati visitati per una media di circa 10.000 persone ogni anno. Televisioni e media da ogni parte del mondo hanno trasmesso servizi sulle dighe mobili per Venezia. Nell’ultimo anno hanno visitato i cantieri delegazioni di esperti internazionali provenienti da tutto il mondo e, in particolare, delegazioni governative e imprenditoriali provenienti dalla Cina, dall’Indonesia, dal Marocco e dal Kuwait. Il Consorzio Venezia Nuova, sempre nell’ultimo anno, è stato invitato negli Stati Uniti per illustrare il sistema Mose all’Amministrazione di New York e nella sede delle Nazioni Unite.
L’operazione di affondamento nel canale della bocca di porto sarà eseguita in fase lunare di “quadratura”; ovvero di minima escursione di marea (“morto d’acqua”) e di condizioni meteo ottimali. L’affondamento, infatti, avviene nel periodo di inversione della marea, quando la corrente è quasi nulla. Il cassone cala alla velocità di 40 centimetri al minuto e raggiunge il fondo marino dopo una discesa di circa un’ora. Il movimento viene controllato con tolleranze inferiori al centimetro. A quel punto, a circa 28 metri di profondità, gli operatori affiancano e giuntano la struttura agli altri cassoni.
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Venezia, 15 ottobre 2014
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