L'abitato di Malamocco visto dall'alto
La paratoia in funzione durante l'acqua alta
La nuova darsena realizzata
L'antica Metamauco
Da un lato la laguna, dall’altro il mare. In mezzo, su una sottile striscia di terra, il borgo di Malamocco. Un piccolo centro urbano con origini illustri: Malamocco è la diretta discendente dell’antica “Metamauco” che dopo essere stata uno dei primi insediamenti stabili del territorio lagunare, in epoca preromana, divenne anche sede vescovile e sede dell’autorità politica, con il trasferimento dell’allora Duca delle genti venete nell’VIII secolo. Da capitale amministrativa e religiosa a nuova Atlantide. La storia e le fortune di Metamauco si interrompono nel XII secolo quando la città scompare improvvisamente dalla geografia lagunare forse a causa di una catastrofica mareggiata o del ripetersi di disastrose acque alte. Una nuova Metamauco venne ricostruita a poca distanza dall’insediamento originario. Da questa deriva l’odierna Malamocco situata su un’area profondamente modificata nel ’700, quando furono realizzati vasti imbonimenti attorno all’abitato per ricavare nuovi terreni.
Tra ’800 e ’900 anche il centro storico subì una serie di trasformazioni quali la chiusura del principale canale interno (l’attuale rio terà). Nonostante i cambiamenti degli ultimi secoli, Malamocco conserva la caratteristica organizzazione urbana definita dall’alternarsi di calli, campielli, piazze e rii che ne fanno uno dei più suggestivi centri storici del litorale veneziano.
Gli interventi realizzati per la difesa dalle acque alte
Tra il 1988 e il 1993 il Magistrato alle Acque (ora Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Triveneto), attraverso il Consorzio Venezia Nuova, ha realizzato i lavori per la difesa dalle alte maree: un sistema locale di protezione che ha comportato, in particolare, l’installazione di tre paratoie, localizzate all’ingresso dei canali che attraversano il centro storico, che entrano in funzione quando la marea raggiunge quota + 80 cm, bloccando l’ingresso dell’acqua dalla laguna e isolando il centro urbano. Con questi interventi, oggi l’abitato di Malamocco è protetto dalle alte maree fino a quota + 163 cm.
A integrazione dei lavori per la difesa dalle acque alte, è stato eseguito un programma di interventi di marginamento e riqualificazione ambientale e urbana, avviato nel dicembre del 2002 e ultimato nel 2009: questo ha previsto il consolidamento e il recupero ambientale di sponde e rive, la vivificazione e la bonifica dei rii, la predisposizione del sistema di raccolta e di condotta delle acque reflue e, al contempo, il riassetto degli spazi urbani strategici, la riorganizzazione della viabilità (sistemazione della pavimentazione, realizzazione di percorsi pedonali e di un nuovo parcheggio), la messa a norma e l’adeguamento dell’illuminazione pubblica e il riordino dei sottoservizi. Poiché queste attività coinvolgono le competenze di enti diversi, l’elaborazione del progetto, nelle sue diverse fasi, ha comportato un costante confronto tra tutti i soggetti istituzionali coinvolti; in seguito, per assicurare l’esecuzione contestuale e coordinata dei lavori, Magistrato alle Acque, Comune di Venezia e Regione del Veneto hanno siglato uno specifico accordo di programma (1997) che ha definito una linea d’azione comune per la tutela del territorio di Malamocco e la gestione condivisa delle sue trasformazioni e che ha individuato quale soggetto unico attuatore degli interventi il Consorzio Venezia Nuova.
Per la difesa di Venezia e della laguna dalle acque alte
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - Provveditorato Interregionale per le Opere Pubbliche del Veneto, Trentino Alto Adige, Friuli Venezia Giulia
Concessionario Consorzio Venezia Nuova
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