Sistema Mose: pulizia paratoie
Idrogetto a bassa pressione, meno di 100 bar. Uno spruzzo d’acqua, insomma, del tutto simile a quello dei giocattoli ad acqua o di una canna per annaffiare il giardino. Tanto basta per rimuovere i depositi naturali dalle superficie emerse delle paratoie del Mose.
Quella che sedicenti esperti hanno tentato di descrivere come ruggine non è altro che una patina di microorganismi, sulla quale si deposita la sabbia del fondale, facilmente rimuovibile.
In vista di una prossima prova tecnica di sollevamento delle paratoie del Mose, alla barriera di Lido nord, continuano le operazioni di monitoraggio del sistema. La pulitura delle parti emerse delle singole paratoie sono messe in opera da personale qualificato che deve poter intervenire senza danneggiare la superficie verniciata e cosparsa di patina antifouling.
La colorazione graduale delle paratoie, come previsto, è dovuta al deposito di sabbia e di microorganismi ed è proporzionale al tempo di posa sotto acqua: come si vede dalle immagini è facilmente rimovibile.
Tale sedimentazione non compromette in alcun modo il corretto funzionamento delle paratoie.
Durante tutto il mese di novembre gli operatori del Mose sono impegnati per portare a termine una serie di test sui tempi di sollevamento e abbassamento delle paratoie, per valutare la progressione dell’attecchimento dei microorganismi sulle strutture in acqua e per avviare la formazione del personale preposto alla manutenzione.
Di fatto, la manutenzione vera a propria delle paratoie ha un ciclo molto più complesso. Si prevede che ciascuna paratoia ogni cinque anni venga sganciata dal suo alloggio e portata all’Arsenale nord nell’area dei bacini di carenaggio: al suo posto verrà installata una paratoia di ricambio. Sarà sottoposta a lavaggio con idrogetto, a eventuali interventi di carpenteria, alla sverniciatura tramite sabbiatura e alla riverniciatura. Una volta completato l’intero ciclo di manutenzione sarà stoccata in attesa di essere ricollocata negli alloggi sul fondale delle bocche di porto.
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Venezia, 20 novembre 2014
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